PIETRE | DIAMANTI |
---|---|
COLORE | G |
CARATI | 3,62 |
purezza | VS1 |
taglio | GOCCIA |
PIETRE 2 | DIAMANTI |
COLORE 2 | G |
CARATI 2 | 2,82 |
Peso | Gr.9,2 |
METALLO | ORO BIANCO 18KT |
Elegantissimo bracciale tennis fantasia, realizzato in diamanti taglio brillante alternati a diamanti tagliati a goccia, qualità altissima delle gemme e design minimale che rende la montatura quasi inesistente. Quando si indossa questo bracciale, i diamanti risultano appoggiati al polso senza struttura, il massimo che si può chiedere ad un bracciale tennis. Realizzato in diamanti bianchi, prestando la massima attenzione alla scelta delle gemme che lo compongono, stessa tonalità in tutta la circonferenza del bracciale, per non perdere il senso di eternità. Montatura in oro bianco, ogni diamante è saldamente montato con griffe basse a punte piatte e aperture laterali che permettono alla luce di riflettere sulle gemme, chiusura a scomparsa. L’esperienza dei maestri orafi dona al bracciale eleganza, flessibilità e solidità, qualità che rendono un gioiello di alta gioielleria portabile ogni giorno.
Gioiello realizzato a Valenza corredato da certificato di garanzia.
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La storia del bracciale tennis di diamanti
Come molti tra i gioielli più prestigiosi e leggendari della storia, arrivati a noi dopo lunghe peripezie e avvenimenti dettati dal destino, anche il braccialetto tennis è stato il protagonista di un’avventura a dir poco rocambolesca. Al tennis di diamanti non spettò la prima gloria sul polso di qualche collezionista, bensì quello della dama di ghiaccio, Chris Evert, campionessa di tennis. Guerriera in campo, vinse a diciott'anni il Roland Garros e in seguito diventò una delle più grandi tenniste di sempre, con vittorie sensazionali ai grandi slam. Accanto alla mise da gara prediletta da Chris Evert, semplice e priva di fronzoli, c’erano i gioielli, anzi, il bracciale. Una creazione sottile e flessibile, abbastanza da garantirle il movimento preciso che incantasse gli spalti. La fila di diamanti irradiava la base della racchetta da tennis, ed era un amuleto dal quale la campionessa non si allontanava mai. Il bracciale in diamanti serpentino, molto popolare negli anni Venti, veniva spesso indossato insieme ad altri esemplari uguali, creando così quasi un disegno spirale in diamanti chiari sul polso. Era il 1987 quando il destino si imbatté sopra la creazione d’haute joaillerie: c’erano gli U.S. Open di tennis, e Chris Evert era una delle grandi protagoniste della competizione. Fu durante un rally agguerrito che il bracciale si sfilò dal suo polso, perdendosi a metà del gioco. In molti avrebbero proseguito la gara, ma Chris Evert, tanto legata al suo prezioso talismano, rifiutò di continuare il gioco finché il bracciale non si fosse ritrovato e sistemato: la competizione si fermò. Pochi gioielli avrebbero guadagnato tanta notorietà in altre situazioni, ma non il braccialetto di diamanti che, anche se temporaneamente, aveva fermato una competizione di così alto livello. Dopo la fine del torneo, moltissimi gioiellieri cominciarono a notare l’affluenza di clienti interessate al bracciale identificato come tennis, nome omaggio al contesto nel quale era nato. Ancora oggi, il bracciale tennis è uno dei prediletti nel panorama d'alta gioielleria. Discreto, elegantissimo e flessibile, è un accessorio da custodire e tramandare, versatile e adatto a ogni occasione, anche un rovescio a due mani.
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